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Psicologia: complessi d’inferiorità.

(tutte le immagini riguardo questo articolo e il header a riguardo sono di Balint Zsako)

Vi parlo di una tematica molto delicata, ma a mio avviso sempre più importante.
In una società come la nostra, in cui i status symbol diventano sempre più importanti e in cui l’immagine delle persone (appese per motivi di pubblicità) sui muri delle città ha più nulla a che fare con la realtà, una società in cui per essere “di successo” si deve funzionare in una certa maniera, il conoscere i meccanismi dei complessi d’inferiorità mi sembra importante.

Perché essi modificano i comportamenti delle persone che ne soffrono. Possono portare alla depressione e al totale isolamento.

Come aiutare una persona che soffre di complessi d’inferiorità? E ancora più importante, cosa può fare una persona che si rende conto di avere questo tipo di complesso?
Sottolineo: la depressione o i complessi d’inferiorità non significano che una persona sia “matta”, non significano che “non sia normale”, significa solamente che ha un dolore, una sofferenza interiore che la porta ad interpretare le proprie competenze, la propria vita in una luce opaca e poco ottimista.

Iniziamo con una piccola introduzione.

Alfred Adler era il primo che nella psicologia introdusse la parola “complesso d’inferiorità”. Da allora la ricerca nella psicologia e psichiatria a riguardo ha avuto successi notevoli.

Adler era della opinione che tutti gli uomini hanno un complesso d’inferiorità e lo spiega con la correlazione del sentimento di voler raggiungere qualcosa e con il sentimento della imperfezione.

Il problema non è il complesso d’inferiorità (che tutti noi in qualche campo abbiamo), ma l’elevatezza di esso. Quanto forte è in noi il complesso d’inferiorità? Se è troppo forte ci crea problemi.

Cosa provano persone con un complesso d’inferiorità troppo forte?
Una persona che soffre di un complesso d’inferiorità vissuto troppo intenso e forte si sente piccolo, inferiore ed insignificante. Spesso questo malessere provoca depressioni che possono portare a pensieri di suicidio.
E’ un circuito vizioso: la persona si sente inferiore e non osa, dubita di se, e forse cosi fa errori e fallisce nelle proprie ambizioni (per dimostrarsi di essere meglio degli altri) spesso troppo esagerate. Questi fallimenti, questi errori possono influire negativamente sulla struttura della psiche.
I sintomi sono vari, possono essere anche dei signali “d’aiuto”, ergo piccoli gridi nascosti d’aiuto per ricevere aiuto dalle persone che gli stanno accanto. Purtroppo a volte è difficile capire questi “urli d’aiuto”. Complessi d’inferiorità possono portare ad un isolamento sociale, ad una problematica negli affetti (una dipendenza unilaterale dal partner), sociofobia e una paura continua di fare qualcosa di sbagliato.

Le persone soffrono veramente!

Complessi d’inferiorità possono portare a dei comportamenti di compensamento. Chi ne soffre può finire di sentirsi vittima è viverla (un po nascosta) interiormente o (ben visibile a tutti) esteriormente. E’ difficile classificare i comportamenti delle persone, perché tutti siamo diversi e tutti reagiamo diversamente. Spesso in questo contesto si parla però di un aggressività molto forte esteriore (dunque contro gli altri), di un consumo esagerato di alcool o droghe (anche il cibo o il zucchero…), della ricerca esagerata di status-simbol, di una aggressività interiore (depressione) e spesso l’arroganza è il segnale più forte per un comportamento di compensamento.

Motivi per i complessi d’inferiorità
Ci sono mille motivi possibili per un complesso d’inferiorità. Quasi sempre però quello che i pazienti credono che sia il motivo è solo la conseguenza di quel complesso. E’ difficile capire perché si teme certe situazioni, perché ci si sente inferiori agli altri. E’ importante che il paziente capisca che non è un suo errore, che non colpa sua. Spesso i problemi correlati alla nostra psiche sono nati da piccole situazioni o piccoli traumi dell’infanzia. Situazioni cosi banali che forse nemmeno i genitori si rendono conto cosa sta succedendo nell’anima del loro bambino. Perché non tutti bambini hanno lo stesso bisogno. Ciò che va bene a un bambino ad un altro non va bene. Ciò che per uno è troppo per un altro è troppo poco.
I motivi per i complessi d’inferiorità sono da cercare nella fase dai tre anni fino alla fine della pubertà: mancanza d’affetto (e questo non significa come detto che i genitori non erano affettuosi), di supporto empatico, di coccole, troppe critiche e poche lodi ecc.
Nel anima di un bambino a quel età cosi nasce una crepa e priva cosi alla “sana autostima” di evolversi come dovrebbe.

I veri problemi nascono quando quei bambini diventano adulti: perché quei piccolo complessi d’inferiorità poi vengono indirizzati sul lavoro, il rapporto con altri, sulla sessualità, sul rapporto di coppia, sul ruolo di partner, marito/moglie e padre/madre.
Meccanismi che si ripeteranno spesso e sempre di più. E chi ammette a se stesso che la paura di fallire a letto (ecc.) ha a che fare con il fatto che la mamma e il papà non ci hanno coccolati come volevamo? Che ci siamo sentiti poco capiti da bambini?

Una psicoterapia può aiutare. Psicoterapia non significa sdraiarsi sul divano, andarci per anni o dover prendere per forza delle medicine. Se il problema di base è “facile” (da punto di vista della Psicologa) 6-10 sedute bastano. Spesso la sola consapevolezza, perché in certi momenti ci si sente in un determinato modo (ergo negativi), capire perché si sente quella paura e non un’altra, aiuta. Rende più sicuri.
In genere aprirsi al mondo, cercare di partecipare il più possibile alla vita di società (per esempio fare parte di un associazione, di un gruppo di persone che hanno un attività in comune), aprirsi, buttarsi e confidare le proprie paure a chi sta mentalmente ed affettivamente vicino aiuta.

E’ difficile convivere con una persona che ha dei complessi d’inferiorità, anche perché questa spesso va mano in mano con la depressione. Ci vuole pazienza, ci vuole affetto, ci vuole sensibilità, ci vuole forza e sopratutto ci vuole amore.

Ci vuole la consapevolezza che le persone che soffrono di questo complesso, non vivono bene la vita, vanno in giro con tantissimi sassi sulla schiena, girano con un peso enorme, si sentono a disaggio e deboli e per questo facilmente attaccati o vulnerabili nel loro umore.
E’ difficile togliere tutti quei sassi chiamati paura, paura e ancora paura dalla schiena, ma non è impossibile. Ci vuole impegno, ci vuole determinanza, ci vuole un forte desiderio di stare finalmente bene con se stessi.

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Se c’è qualche fattore da aggiungere, fattemi sapere.
Fattemi sapere cosa ne pensate di questo articolo.

Un saluto a tutti.

113 Responses to “Psicologia: complessi d’inferiorità.”

  1. Mi sembra che la tua esposizione sia completa e chiara. Io sono stata tre anni in analisi da uno psicoanalista junghiano (se ti interessa saperne di più sul particolare rapporto che avevamo instaurato puoi andare sul mio blog alla categoria “L’io, l’es e gli altri”) e una volta lui mi disse, parlando in prima persona e quindi rivelando qualcosa che apparteneva anche a lui “noi tutti soffriamo di senso di inadeguatezza, non ci sentiamo all’altezza di persone o situazioni”. E se lo dice un medico specializzato in psicologia clinica e in più psicoanalista, c’è da crederci. A me l’analisi è servita per alcune cose, meno per altre, ma rientrava nella categoria delle terapie lunghe. Per quanto riguarda le terapie brevi, in particolare le cognitivo comportamentali, non ne so molto, ma da persone che le hanno seguite, so che possono essere utili, soprattutto ad affrontare con più decisione e consapevolezza i problemi che, più o meno consciamente, ci portano a sentirci troppo diversi dagli altri, e aumentano la sensazione opprimente, sulla schiena (io soffro di mal di schiena psicosomatico) o sul petto, o in qualunque altra parte del nostro corpo su cui scarichiamo le nostre ansie. Per cui sì, con decisione, all’attenzione da prestare a chi è più debole di noi, anche se nasconde la debolezza dietro un’arroganza incomprensibile. Sì alla psicoterapia, se scelta volontariamente e non indotta, salvo poi correre il rischio che, terminata, il terapeuta diventi “quasi amico” e cominci a raccontarti lui tutti i suoi problemi, come è capitato a me (scherzo: il mio ex analista è una persona gradevole e molto simpatica, anche se sta parecchio inguaiato). I graffi dell’anima (come li chiama Costanzo) sono delicati e lunghi da guarire, ma curarli è necessario, e se la cura risulterà giusta ed efficace, vivere sarà più lieve, e la nebbia in cui la nostra mentre a volte sembra trovarsi, si dissiperà più spesso e più facilmente.

  2. Io mi limito a lasciare una testimonianza, a margine del tuo post che è completo, ma che affronta un argomento enorme.
    Mi sono sottoposto a psicoterapia per 5 anni e sono diventato una persona migliore: per me, che vivo meglio, e per gli altri che mi vivono meglio.
    Ma è stata una terapia lunga e, soprattutto, faticosa, assai faticosa.
    Le terapie brevi, invece, sono un ottimo sostegno anche per chi ha problemi psicologici contingenti (un lutto è il caso, credo, più diffuso).
    Mi sentirei di consigliare la psicoterapia a chi soffre di attacchi di panico (tantissimi!), perchè può alleggerire il carico di psicofarmaci che sono sempre un palliativo.
    È un modo, alla fine, per conoscere meglio se stessi, le nostre paure, le nostre ansie: non è detto che queste paure siano sconfitte, ma almeno riusciamo a non metterci nella condizione che ci rendano invalidi sociali.
    Ciao.

  3. Bellissimo e molto interessante..chi più ..chi meno..anche io ad esempio ho sofferto a volte ed in alcuni momenti di un complesso simile..e credo che anche ora abbia qualcosa da comprendere meglio..il commento sopra il mio parlava di elaborazione del lutto..io ci sono dentro..ti ringrazio..anche del passaggio da noi!
    A presto!
    ;-)

    • Trovo che l’articolo colpisca nel segno!
      Vorrei tanto sentirmi in pace con me stessa ma sta diventando sempre più difficile. Vorrei fare delle sedute di psicoterapia ma a Milano non so dove andare. Qualcuno puó aiutarmi?non sto bene e mi accorgo di diventare sempre più arrogante nei confronti di chi mi vuole bene ma che purtroppo non mi capisce.

  4. Apprezzo molto la precisione del tuo post. Ed anche il fatto di aver parlato di un argomento che molti sentono vicino a loro ma che spesso non hanno il coraggio di affrontare raccontandolo, parlandone.

    Personalmente non soffro di questo complesso ma ho conosciuto persone che ne soffrivano e faceva male vedere come credevano erroneamente di essere meno degli altri.

  5. La depressione è un problema serio che può colpire chiunque. Penso che anche la mancanza di un lavoro possano portare a questo tipa di problema. Anche a me delle volte vengono degli “attacchi depressivi”. Saluti.

  6. L’immagine più esplicativa secondo me è l’ultima, quella in cui l’ometto soccombe sotto il peso di tutti quei massi. Ecco, come hai detto tu SC, la società ci carica di inutili fardelli… perchè il modello consumistico è alienante e sta mietendo infinite vittime.
    Ci stiamo rovinado con le nostre stesse mani.

  7. Attacchi depressivi lievi ne ho avuti, ma niente di grave per fortuna. Ho invece avuto due conoscenti che ne hanno sofferto. Ma purtroppo non ce l’anno fatta.

  8. Un post interessante.
    Sarà un caso che malattie come la depressione aumentano nei periodi di troppo benessere?

  9. Ho trovato questo articolo molto interessante.. Anzi, la psicologia a me interessa parecchio.. Sopratutto applicata all’economia (vistoche’ e’ quello che studio).

  10. “Adler era della opinione che tutti gli uomini hanno un complesso d’inferiorità”

    Mi viene da sorridere pensando a certi elementi… ;D
    Gran pezzo, comunque, complimentoni…

  11. gran bel post, anche se Adler lo trovo discutibile (ho letto poco di lui ma se non ricordo male era collegato pure con nazismo…o forse sbaglio?), ok, poco importa…volevo solo aggiungere che: a me pare che oggi ci sia molta gente (soprattutto giovane) con il complesso di superioritá…

  12. Ciao…interessantissimo questo post…la psiche umana è così complicata…e affascinante al tempo stesso…
    p.s. qui si va ancora al mare…:-)

  13. Non sono d’accordo soltanto su una causalità troppo rigida tra episodio traumatico infantile e ciò che siamo da adulti. Credo che siano anni molto importanti, determinanti ma anche molto complessi nell’elaborazione delle esperienze. E credo che questa complessità, questa polivalenza emotiva ci accompagni sempre (possiamo essere più o meno portati). In fondo Freud è stato un razionalizzatore dell’irrazionale e insomma lavorava già nel paradosso e nella contraddizione.

    Molto bello ciò che scrivi:
    E’ difficile convivere con una persona che ha dei complessi d’inferiorità, anche perché questa spesso va mano in mano con la depressione. Ci vuole pazienza, ci vuole affetto, ci vuole sensibilità, ci vuole forza e sopratutto ci vuole amore.

  14. @la guressa: forse il complesso di superiorita’ e’ legato al fatto che non si sentono affatto tali?

  15. io ti ringrazio, anche se non ho mai sofferto di complesso di inferiorità… però di depressione sì e da giovanissima…
    ed ho rischiato molto…
    purtroppo, ancora oggi, la gente crede che un aiuto psicologico sia qualcosa che va bene solo per i “matti”.

    grazie per i complimenti e per i consigli sulle foto. guarda che fai ancora in tempo a partecipare, coraggio! =)

  16. ehm ehm…speriamo di passare il test d’ingresso a psicologia…

  17. (ot) grazie per la tua visita.
    non riesco a immaginare come fai a conoscere il nome tecnico (in tedesco!) di quel gioco. :-)

  18. Ho visto un video sul fotoritocco di cui parlavi tempo fa. E’ incredibile come si possa trasformare una grassona in una silfide, il che prova che forse non esiste un solo vero nudo femminile (ma non solo) in tutta internet. La mail a Grillo ovviamente era fatta per ridere.

  19. Sul mio blog sei sempre benvenuto , anche se al “Bar Giomba” chiedi qualcosa senza latticini ;-)

  20. Non so se il mio commento precedente è stato pubblicato , comunque dicevo che sei sempre benvenuto al “Bar Giomba” , anche se chiedi qualcosa senza latticini :-D

  21. Questa mattina ho parlato a lungo del problema con un amico in crisi, che di complessi d’inferiorità proprio non dovrebbe averne.
    La nostra mente è strana.
    Ciao.

  22. non voglio entrare nelle vostre opinioni private rispondendo.
    i vostri racconti, le esperienze ed opinioni sono cosa cosi privata che preferisco ascoltare ergo leggere senza intervenire.
    ringrazio chi ha testimoniato cosi apertamente, anche per questo ci vuole coraggio.

    un abbraccio a tutti

  23. E se non si può fare terapia consiglio di aprire un blog. A volte un commento può essere sempre una botta di autostima (questa non è mia, l’ho letta da qualche altra parte) :-)

  24. what is freaking blog about http://facebook-proxy-vpn.blogspot.com
    i understand that is for anonymous surfing people use it for http://facebook.com http://myspace.com other social networking sites
    like http://360.yahoo.com how can i use it for torrent or eDonkey.

  25. Io sono piena di paranoie!
    a volte mi sento fikissimaaa ma altre volte sono un mostrino ,e cque quando ho voglia con gli altri mi rapporto piuttosto bene,ma quando non c’ho voglia… allora li statemi lontano…
    credo molto in tutto cio che sta scritto nell’articolo, e’ vero che cio’ che si vive da piccoli e come lo si vive e’ fondamentale per la formazione del carattere…
    E se fosse per me io manderei tutti i futuri adulti a dei corsi speciali,quasi a farli diventare delle macchine da guerra,perche’ quello che gli spetta nella societa’ e’ un bel CAAAASINOOO… la societa’ e’ tutto un sistema complicato e “stronzo ” direi,t’impone di continuo le sue condizioni,e se non sei all’altezza …bhe li deliriooo…
    voglio dire se sei ad esempio un carciovo senza soldi…lo psicoterapeuta puo stare anche degli anni per cercare d’ aiutarti per farti accettare,ma tanto per la societa’ rimani sempre sfigato e pezzente o altro poi dipende!
    si puo comunque Sopravvivere a tutto cio’ e sei hai la fortuna di possedere un carattere bello tosto il problema risulta superfluo anche se non ci credo,magari la prendi con filosofia…se hai un caratterino debolino ti fai aiutare che comunque e’intelligente…. ma io rimango sempre dell’opinione che ” i Mostri Li Creano!”

    mi scuso se ho scritto molto sms ma non c’ho voglia di fare il tema…
    ciao

  26. io credo di soffrire di complessi d’inferiorità…da bambina ho sofferto perchè vedevo mia sorella maggiore ricevere tante attenzioni,soprattutto la vedevo bella,bellissima ed io mi vedevo uno sgorbio…ora lei è fuoricittà e non la vedo più…con lei non mi capita più.ma la cosa che più mi fa stare male è l’ex del mio ragazzo…completamente perfetta…la odio…cerco di fare tutto per fare cose che possano essere migliori delle sue…cerco tutto ciò che parla di lei…da vecchi filmati a lettere ecc…vorrei che non fosse mai nata…tutti mi dicono che sono esagerata e che ho stufato con questa storia

    • ho letto la tua lettera. capisco il tuo disagio con la ex . è ora che la lasci andare per la sua strada. tu devi pensare a rendere la tua vita bella e soddisfacente . il tuo fidanzato vuole te . che sei una persona unica e meravigliosa. per me stai perdendo il tuo tempo a copiarla. pensa alle cose che piacciono a te..segui la tua strada.

  27. il mio ragazzo, Giuseppe, soffre di complessi d’inferiorità e sarebbe proprio una delle ultime persone a doverne soffrire; ma lui deve essere perfetto e sa di non poterlo essere perché il tempo non gli basta, perché si rende conto che non può passare la vita intera a studiare e studiare, perché, perché… e questo lo mortifica, lo esaspera, lo distrugge. Spesso e volentieri mi tempesta di domande di cultura generale e sostiene che il motivo per cui lo fa è che gli dò soddisfazione dal momento che non tutti sarebbero in grado di rispondere… E’ evidente che il motivo è un altro… Vuole assicurarsi che la sua cultura sia superiore alla mia. Io lo apprezzo per TANTI motivi, la cultura è uno di questi, ma accidenti, sarà mica poi così importante sapere qual è lopera principale di Parini o simili!!! Io lo amerei anche se non sapesse chi è Leopardi, ma lui non lo capisce… Ieri, stanca di sentirmi sempre sotto esame di maturità, l’ho corretto (per la prima volta) io in grammatica italiana: l’avessi mai fatto. Io non ho neanche studiato latino, ho fatto il linguistico e si sa che il linguistico non ti dà la formazione culturale che ti danno lo scientifico e il classico, ergo lui è superiore a me ed io una povera ignorantona (come ho osato permettermi di correggere colui che al liceo chiamavano “il latinista” in italiano??)… Le mie risposte a tali affermazioni sarebbero state ben più pesanti se non avessi l’intelligenza di capire il motivo di tanta arroganza e stizza… E invece sono qui a cercare di non prendermela troppo pensando che quello che ha detto non lo penserebbe veramente se non soffrisse lui stesso di un senso d’inferiorità. Subito dopo mi ha detto “Non deve essere semplice per te stare con una persona come me, non ho un carattere facile, deve essere veramente pesante per te…”… L’intelligenza e la sensibilità non gli mancano, è evidentemente scisso dal momento che “complessato” e “ragazzo splendido che ho conosciuto” continuano a darsi il cambio come due facce della stessa medaglia, inesorabilmente… Spero che il mio amore sia sufficiente a fargli superare questo complesso, sempre che non travolga pure me… Però almeno è simpatico, mi ha detto “…Sei la mia striscia di eroina per tirarmi su, ciao narcotico biondo che fa impazzire il mondo”; tout simplement merveilleux.

  28. Io ho un mio amico che soffre di complessi di inferiorità….e non capisco perchè…(premetto che è molto giovane) coi suoi genitori che io sappia va d’accordo…è carino, simpatico….eppure dice che va in crisi se non si sente il migliore…Io non so come fare ad aiutarlo…lo ascolto, lo ascolto molto quello si e non mi pesa affatto…anzi ci tengo molto a lui…è solo che vorrei fare qualcosa di piu conceto….Qualche consiglio? baci

  29. cara Laura,
    tu non puoi fare nulla, è il tuo amico che deve capire da se che non ha nessun motivo per sentirsi inferiore.
    purtroppo le persone che stanno vicino a persone che soffrono di gravi complessi d’inferiorità, iniziano soffrire quasi piu del “malato”.
    io gli consiglierei una terapia. ora che è ancora giovane.
    un saluto
    lune

  30. Premetto che io sono in cure da uno psicoterapeuta, ho 31 anni, sono 4 mesi che faccio sedute 3 al mese più o meno.
    Già il fatto di scrivere questo mi fa un po’ male, perchè non
    si accetta mai completamente di avere un complesso
    d’inferiorità: io sono un ragazzo molto piacente non nego
    che sia un bel vantaggio, ma nel mio caso è una lama a doppio taglio. Quando prendi coscienza di cosa si ha, si fanno si dei progressi, ma ti senti comunque male in certi
    giorni e senza preavviso. La questione affetti, nel mio caso
    che sono singolo alludo alle donne, e la cosa più straziante
    non ci sono parole per elencare il dolore che si prova quando
    si pensa alle occasioni perdute, quando vedi i tuoi amici nella
    loro sicurezza che hanno qualcuno con cui condividere la vita.
    Io non so quanto mi porterò avanti questo macigno, che peraltro mi porto dietro fin dall’adolescenza, so che sarà ancora lunga la mia frequentazione dallo psicoterapeuta,
    anche perchè non esistono i miracoli dove in un colpo di spugna spazzi via un parte del tuo inconscio che è cresciuta con te, auguro comunque a tutti quelli che si sentono male ad andare dallo psicologo perchè comunque
    è già un passo avanti. Passo e chiudo.

  31. Grazie per la tua testimonianza Federico.
    Credo che la cosa più importante sia che tu capisca che devi cambiare. Che tu capisca cosa ti provoca dolore.
    Non so se ti consola, ma meglio soli che mal accompagnati. Fidati.

  32. io non credo nella psicologia.io vedo lo psicologo come qualcuno che cerca di farti vedere diversamente una realta’ che fa schifo.Quando esci dalla seduta di terapia,tutto torna come prima,perche’ la realta’ cozza inevitabilmente con cio’ che lui vorrebbe farti vedere.

  33. concordo con matteo, è esattamente come la penso io. Lo psicologo effettivamente non può di certo risolvere questo problema. Riguardo a me, proprio adesso finalmente ho scoperto di cosa soffro, facendo una ricerca su google che mi ha portato su questa pagina. Che dire, è la “malattia” di cui soffro. Ne avrei tante cose da dire, per esempio che non riesco a camminare tra la gente, come se mi sentissi a disagio fra la folla, inferiore, malguardato, assumo un comportamento strano mentre cammino, ecc… insomma forse sto arrivando a capire il motivo, forse no… non lo so, forse è tutto un problema di aspetto?

    è da anni che mi tiro dietro questo problema, non ne ho mai parlato con i miei genitori nè con nessuno, e adesso mi trovo qui con tutta la mia tristezza a spiegarlo a chi, forse, potrebbe capirmi. Se qualcuno conosce il motivo di questo mio strano comportamento può rispondermi? dimenticavo, sono un ragazzo di 20 anni che vive la sua vita ormai da un po di anni chiuso in se stesso, e si nasconde dietro una pagina web.

    • carissimo mi dispiace per questo tuo disagio. camminare da solo in una strada tranquilla ti da lo stesso disagio. ? apprezza il paesaggio . le tue sensazioni. questa è la nostra vita. è un dono che ci è stato fatto. godiamo di quello che riusciamo a fare. e non credere che le altre persone che incontri sul marciapiede non abbiano problemi. dolori. magari per altre cose. anche molto dolorose. cerchiamo di capirci e aiutiamo i nostri amici se ne hanno bisogno. siamo noi che possiamo scegliere come vivere la nostra vita. è fatica . certi periodi son tosti. son sfide per migliorarci. poi arrivano i periodi piu tranquilli. accettiamo quello che è. mai arrendersi. sei forte ragazzo. fatti sentire

  34. Interessante, ma credo che si sia tralasciata una questione. Quali accorgimenti deve avere un genitore di una ragazza maggiorenne che si nasconde dietro un atteggiamento di cameratismo e di fanciullaggine ? Che non si accetta perchè bassa e grassa. Che quando con tenerezza le si fa notare “autostima meno di zero” con la speranza di instaurare un dialogo che l’aiuti a tirar fuori, sorride e cambia discorso. Come farle accettare di farsi aiutare ?
    L’amore è tutto ma come aiutare chi nega l’evidenza?

    • Ho un problema simile con mia figlia di 16 anni…tiene certi comportamenti a volte infantili…. Sempre sulla difensiva…si trascura fisicamente e spesso se ne sta in camera alla TV o videogiochi….

  35. complimenti bell’articolo hai ragione…io per fortuna ho scoperto presto d questo pronlema ed ora lo sto risolvendo

  36. Complimenti per l’articolo, riassume tutte le mie problematiche!
    Anch’io purtroppo soffro di questi complessi, e mi rendo perfettamente conto di rendere difficile la vita alle persone che mi stanno accanto oltre che rendere quasi impossibile la mia.
    E’ da qualche anno che ho preso consapevolezza di questi complessi, il fatto è che con il passare del tempo aumentano, prima riuscivo in qualche modo a “controllarli” (per quanto possibile), ora invece la situazione è degenerata al punto tale da essermi completamente isolata da amici ed amiche,e non solo; da un anno sto con un ragazzo, e pian piano sono riuscita a far isolare pure lui dalla sua compagnia.
    Il fatto di avere un ragazzo che mi stia vicino e che in qualche modo riesca a capire i miei problemi è una cosa positiva, purtroppo però ha creato anche effetti negativi sulla mia psiche: infatti è talmente forte in me la sensazione di non valere niente,di essere un ragazza stupida e non in grado di fare quello che fanno le altre ragazze, che sono portata a pensare che solo una persona inutile, come lo sono io, possa innamorarsi di me.
    Capite che questo tipo ragionamento porta solo ad un peggioramento dei miei complessi: le paure non sono piu rivolte solo a me ma anche a lui, ho paura che sbagli, ho paura che le persone compresi i suoi famigliari e i suoi amici lo considerino un idiota e uno stupido, sono convinta che il mondo intero pensi che io e lui non valiamo niente e che non saremo mai in grado di fare nulla.
    Questa sensazione è terribile, e la cosa che mi fa stare peggio è che certe persone a me care non capiscano affatto questo mio problema, lo sottovalutano e l’unica cosa che sanno dirmi è: ” sara adesso hai veramente rotto le scatole, piantala con queste paranoie inutili!!!!”.
    Ieri ad esempio è successa una cosa che per molti che non capiscono questo problema può sembrare una cavolata assurda: io non ho la patente(e ho gia 23 anni) perchè la paura di non essere in grado di guidare soffoca il desiderio di non dover dipendere da tutti per i passaggi in macchina; da qualche settimana però con l’aiuto del mio ragazzo sono più o meno riuscita a vincere questa paura,tutte le sere mi porta a guidare in una zona isolata, sono diventata pure bravina considerando che sto imparando a guidare su una Fiat uno vecchia 3 secoli.
    Immaginate la soddisfazione che posso aver provato capendo che non è affatto vero che non sono in grado di guidare come pensavo, ero davvero contenta, gia mi immaginavo con la mia macchinina in giro per la città..si ero contenta fino a ieri pomeriggio, mia mamma sapendo che sto imparando a guidare mi ha chiesto di spostarle la sua fiat ulisse dicendomi di stare tranquilla che se riescivo a giudare una macchina a benzina sicuramente sarei riuscita a farlo con una a diesel, allora con un po di agitazione salgo in macchina giro la chiave e….sono riuscita a farla spegnere 6 volte prima di riuscire a partie e fare 5 m..!! Ho iniziato ad andare nel panico,sono diventata di tutti i colori , mi sono sentita un’idiota..la mia sensazione di panico e vergogna è aumentata quando mi sono resa conto che mia mamma stava se la stava ridendo, cercando di trattenersi quando si è resa conto che la stavo guardando. Me ne sono andata di sopra in camera sbattendo la porta con il nodo in gola mentre mia mamma ha tentato di fermarmi sembre cercando di trattenere la “ridolina”..!!!
    Dopo qualche ora abbiamo avuto un litigio abbastanza pesante, lei è conviinta che io sia solo una permalosa e non capisce la questione fondamentale di quello che è successo, io invece se ripenso alla sua faccia quando sono scesa dalla macchina ho ancora il nodo alla gola e non riesco a chiederle scusa.. è passato un giorno e ancora mi tiene il muso e non mi parla. Lo so questa può sembrare davvero una stupidaggine, ma è un esempio di come questi complessi possano creare problemi anche nelle circostanze più banali, e di come sia difficile vivere con una persona che ha questi problemi!!
    La mia paura è che presto tutto questo mi porti ad una crisi depressiva, sto valutando quindi l’ipotesi di una terapia, il fatto è che non lavoro e che mia mamma o mio papà sicuramente rifiuterebbero la mia proposta.
    Attraverso qualche libro e qualche ricerca sto approfondendo l’argomento,per ora provo con il “fai da te” anche se non credo che mi porterà alla guarigione.

  37. […] d'inferiorità, infelicità, vivere male la vita In un mio vecchio articolo, nel mio vecchio blog, parlavo dei complessi d’inferiorità. La cosa che mi lascia a bocca apperta sono i commenti che leggo a riguardo. Storie di ragazzi o […]

  38. Bell’articolo, sono contenta che questa condizione che mi appartiene come a tanti non sia sinonimo di pazzia…purtroppo nel mondo in cui viviamo ci si trova di fronte a modelli e canoni che non ci appartengono, con il conseguente risultato che si ha paura ad emergere.
    Nel mio caso mi accorgo che a volte non è la “società” che mi penalizza bensi certe persone che mi circondano: un commento fuori posto oppure un insulto non voluto possono riversarsi in modo terribile. Qualcuno potrà ribattere “bisogna avere autostima” ma credetemil, è veramente difficile cercare di convincersi di qualcosa che non ci appartiene. Il “non devi buttarti giù” è una frase che non mi piace affatto…perchè è come se noi volessimo buttarci giù, non piacerci: in realtà bastano delle delusioni, un torto subito per sconvolgere il nostro equilibrio.
    Quattro anni fa ho provato con una terapia dallo psicologo ma non mi è bastata, forse perchè non riuscivo ad aprirmi completamente. L’unica via di uscita mi si è presentata con una storia d’amore poi finita. Quando ci si innamora sembra che la società e i suoi modelli non contino più nulla, esiste solo il nostro “lui” però ovviamente ad oggi non riesco a soffocare alcuni complessi d’inferiorità che stanno riemergendo.
    Spero solo che non si ritrasformino in depressione e auguro a tutti quelli come me il meglio…la nostra condizione non è una “malattia” come la intendono gli altri, che mettono sempre un pò di cattiveria o falso buonismo nelle loro parole, ma qualcosa di serio che non merita essere sminuito.

  39. mai avuto complessi d’inferiorità, io sono inferiore (rubata a Fantozzi)

  40. Io purtroppo passo da uno psicoterapeuta all’altro da quando avevo 18 anni, e continuo ora che ne ho 36.
    Sono stato da junghiani, freudiani, adleriani, ma tutto questo è servito solo come palliativo dalle depressioni e dai complessi di inferiorita’ piu’ paralizzanti, non certo a stare davvero meglio.

    Che strazio, ormai mi sento del tutto privo di speranza, l’unica speranza che ho è che non mi colpevolizziate e giudichiate male, magari pensando che è colpa mia, che non ce la metto tutta, e banalita’ di questo genere…

    ciao ciao!

    omar

  41. Ciao a tutti,
    sono nel bel mezzo della mia peggiore crisi depressiva e ho trovato questo articolo. Ho sempre sofferto di inferiorità, ma non me ne sono mai occupata ( o meglio me ne occupavo riempendomi di mille cose da fare e mettendo in un angolino queste sensazioni, e anche costruendomi una personalità apparente molto forte) e la cosa si è ingrandita a dismisura.
    Voi non sapete quante persone ho lasciato durante il mio cammino, gente con cui ho litigato furiosamente, semplici rotture fra fidanzati vissute come dei traumi, un sempre maggiore senso e voglia di isolamento e inadeguatezza che ora è arrivato al culmine.

    Prima dicevo insicurezza, invece no, è proprio senso di inferiorità. In più essendo una bella ragazza, ho nascosto tutto dietro l’aspetto fisico per anni, e guardate che non è affatto meglio perchè quando ero più piccola ero convinta di poter riuscire a farmi apprezzare così, e invece la cosa si è riversata contro di me.

    Prima davo tutta la colpa ai miei genitori, li odiavo, ora che sto malissimo e loro mi sono accanto, e sono anche più matura mi rendo conto che certo tutto è partito da certi loro atteggiamenti, ma non lo facevano certo per farmi del male.

    Vedo che l’ultimo post è dell’anno scorso, cmq volevo ringraziarvi perchè non mi fate sentire sola.E in questo momento non è poco,quelli che non ne soffrono anche volendo, non capiranno mai. Spero di riuscire a convivere e migliorare la mia vita.

  42. ho 14 anni sono nata da un padre alcolizzato e o una madre che e ne andata via quando avevo 2 anni.
    ora vivo con i miei zii che anno gia una figlia,vivo con loro da circa 12 anni.
    mia “sorella” e l’adorata io sono la merda della famiglia su cui sfogarsi sempre.se mia sorella fa qualcosa non succede niente perchè lei poverina bisogna lasciarla tranquilla.se capita qualcosa nell’ambito famiiare sono cazzi e mazzi per me io non posso permettermi di fare l’arrogante come fa mia sorella ed ecc ecc.ma qst mi sta anche bene. pero i miei “genitori” non fanno altro che dirmi che sn una merda,che non valgo niente,che non do soddisfazioni qnt mia sorella mi anno sempre fastto pesare il fatto che sn un gradino sempre sotto di lei e per qnt mi sforzi di far meglio nn vado mai bene. poi mi dicono che sn un peso k mi devono mantenere,e poi la cosa che mi fa piu male e il fatto che mi dicano che tnt diventero km i miei genitori naturali. ora dopo 12 cosi non credo piu in me stessa mi sn resa conto che o bisogno di credere di nuovo in me stessa ma non so dove aggrpparmi.

  43. ciao… io per fortuna non ho “mai sofferto” di questi problemi, ho 31 anni e a voce alta posso dire essere forte, ho passato momenti di grande disagio, sia nel campo lavorativo che in quello sociale esterno,ho subito mobbing umiliazioni sul lavoro per lungo tempo che chiunque altro si sarebbe arreso in poco tempo. anch’io come tutti gli altri ragazzi ho subito delusioni d’amore… una dopo 5 anni. bè si sta veramente male in qualsiasi situazione ci si trovi ed è normale che questi disagi infieriscano tantissimo sul tuo io. mi è capitato di incontrare vecchi amici è anche attuali che sono stati in analsi per diversi periodi, è scoprire con stupore che i motivi più o meno sono sempre gli stessi… anche mio fratello ora ha questo problema ed è in analisi, è la cosa mi fa stare veramente male, ha rischiato di perdere il lavoro per assenze vorrei aiutarlo ma non riesco. il suo analista mi ha spiegato più o meno come funziona, ho scoperto così che di tutto questo casino quello che ci porta ad arrivare alla depressione o complessi vari è una questione chimica del cervello, quindi non tanto le cause ma sei tu stesso che sei piu o meno soggetto a “buttarti giù” se la tua psiche è forte il tuo cervello reagisce bene, è quindi controlli! ma se non è cosi qualsiasi cosa va bene per far scattare la molla. io personalmente non credo a psichiatri è psicologi! io credo nella regola “causa effetto” analizzi la causa è ti comporti di conseguenza, bisogna essere realisti… se questa cosa ti fa stare male bè allora cerca una soluzione senò cambia aria! ricordati che siamo tutti diversi ma simili! la gente si comporta in conseguenza a quello che dici! come faresti tu no??? la gente quando vi muovete analizza i vostri punti deboli è così gli enfatizza… la vostra risposta è ( ma allora è vero!) siamo noi stessi a dare la possibilità di farci criticare! questo è il mio pensiero…

  44. Volevo,intervenire con un po’ di irruenza su quest’ultimo post precedente al mio: se tu avessi caro, i am, veramente avuto il complesso d’inferiorità che non è quello che tu dici di aver passsato non parleresti così, tuo fratello da te non potrà mai ricevere aiuto se pensi a tuo modo e non credi negli strumenti dello psicoterapeuta, ed i fatti danno ragione a me, non a te. Ti chiedo solo una cortesia, se vuoi aiutare qualcuno che ha di questi problemi lascia perdere, tu sei pieno di ego e poco realista, anch’io lavoro da quando sono ragazzino e devo dire che il lavoro duro, le figure di merda, le umiliazioni forse le conosco quanto te, MA IL VERO MIGLIORAMENTO E CAMBIAMENTO LO STO AVENDO DA QUANDO QUALCUNO MI HA AIUTATO CONSIGLIANDOMI UN BUON TERAPEUTA, VIVI E LASCIA VIVERE GLI ALTRI è IL MIO MOTTO, e consiglio vivamente a te di non fare nulla invece di tentare con metodi tuoi le soluzioni per gravi problemi. Ti auguro di non trovare mai uno come me sulla tua strada, perchè ora che sono più forte quelli come te rischiano grosso, ciao bello

  45. Aggiungo, la gente di cui tu parli non è fortunatamente la totalità, tutti abbiamo dei punti deboli, quello che proponi tu è di essere costantemente invulnerabili costruendosi barriere che neppure robocop forse è in grado di avere, che analizza gli altri è uno che ha lui dei problemi che vuole scaricare sugli altri facendo vedere che è forte è arrogante, ma non appena trova uno peggio di lui , le sue barriere vanno in frantumi. Quindi la tua’ tecnica’ è fottutamente devastante per se stessi e per gli altri, la miglior arma è la difesa con i mezzi che uno riesce ad adottare nel momento in cui viene attaccato e finisce lì, il rancore rovina.

  46. La vita va vissuta senza giudicare troppo gli altri, ma vivendo la propria come uno riesce, giornata per giornata, senza la fretta e la paura dell’inmprevedibile, auguri a tutti quelli che combattono come me contro il “tunnel nero”non molliamo ragazzi,siamo tanti sulla stessa barca!

  47. Sfatiamo una cosa una volta per tutte, per dirla con le buone: la psichiatria e la psicoterapia non sono religioni a cui puoi non credere, sono scienze , certo in continua ricerca, ma si basano su elementi certi, su prove fatte in anni e anni di studi e di ricerche. Quindi anche se questi mali possono essere dovuti a cuase spiegabili, non su tutti si sviluppano in egual maniera, ma comunque la medicina cerca di prendere in considerazione solo gli elementi che accomunano questi stati di depressione e dico depressione intesa come malattia, grave o leggera che sia. Oggi c’è la moda di dire es.: sono depresso però domani esco con i miei amici e tutto passa. La depressione ha dei lineamenti ben definiti che solo chi si rifiuta di vedere non vede.

  48. Salve a tutti! Ho 17 anni, e naturalmente sono uno studente, anche io credo di avere questo tipo di complesso, o meglio non ce l’ho sempre, costantemente ma solo quando si verificano particolari situazioni. Premetto che sono considerato “carino” ho molte ragazze che mi vengono dietro (ultimamente persino ragazzi!!! o_O) e la cosa paradossale è che ciò non aumenta la mia autostima, alcune, per farmi un complimento mi chiamano “bel tenebroso” non accorgendosi che dietro alla parola “tenebroso” ci sono questi tipi di tormenti, e la cosa è triste; Ad esempio incomincio a sentirmi “inferiore” quando vedo qualche ragazzo più bello di me, o, come si suol dire più “fico”. Non capisco perchè pur avendo la possibilità di vivere le mie esperienze, di uscire con le “mie” ragazze mi perda in queste elucubrazioni mentali. Non capisoco perchè vedo l’altro sempre un gradino sopra di me, anche quando è palese che non sia così. Poi incomincio a trovarmi dei difetti (fisici), che spesso i miei amici non riscontrano, e mi prometto di iniziare un corso in palestra o di fare più sport, cose che non riesco mai a portare a termine; quindi constatando che non sono riuscito a “plasmare” “scolpire” il mio corpo ci sto un po’ male…e ricomincia questo circolo vizioso. Fino ad ora mi sono SALVATO grazie all’autoironia… speriamo bene ;)

  49. Salve vorrei porre il mio problema alla vostra attenzione e magari ricevere qualche consiglio degno di considerazione,spero abbiate voglia di leggere il mio papiro, vi racconto la mia storia ho 23 anni ho perso mia madre che ne avevo 15, mio padre è sempre stato poco presente in casa sin da la mia infanzia e quelle poche volte che era in casa trattava mia madre come una schiava, mentre lui se la spassava con le altre donne e tutto questo alla luce del sole e sulla bocca di tutti, io oggi non provo stima per mio padre, quando mia madre morì mio mal grado abbandonai gli studi, un pò x la scarsa voglia e un pò per l’accaduto. Sin da bambino ho assistito a scene raccapriccianti d mio padre che urlava e imprecava con cattiveria verso mia madre che non c’entrava nulla e nn faceva altro che lavorare xchè i soldi erano pochi e nn si riusciva a far fronte alle spese (ovvio con il tenore di vita che aveva mio padre e che nn si poteva permettere!!) dopo che mia madre è morta è iniziata un’altra tragedia, mio padre sommerso dai debiti manda all’asta la casa, io e i miei fratelli siamo riusciti a ricomprarla pur dovendo affrontare un mutuo abbastanza oneroso, nostro padre vive ancora con noi!!(non ho un buon rapporto cn lui,diciamo che lo ignoro) e nonostante tutto quello che ha fatto mi dispiace vivere qsta situazione, aggiungo che mia sorella è affetta da sindrome di down, io oggi problemi economici non ne ho, non mi manca nulla ho la macchina riesco a farmi dei viaggi sto bene di salute ma nonostante tutto sento che qualcosa mi manca, mi sento inferiore ai miei amici, sapete quelle situazioni in cui incontri gente nuova e non riesci a parlare x non sembrare banale?? Ho la sensazione di risultare antipatico a pelle, mi sento bloccato non provo emozioni, nn riesco a divertirmi premetto che dopo tutto quello che mi è successo ho affondato il mio dolore nel alcool e nelle canne e ogni volta che venivo rifiutato da una ragazza era x me come una pugnalata,ora non riesco a farmi avanti a nessuna ragazza ho paura di essere considerato stupido non ho argomenti e di sicuro non sono attratte da un ragazzo che ha solo il titolo di terza media, soffro per questo!! Mi sento inferiore nn riesco ad intervenire a nessun argomento perchè ho come l’impressione che le mie opinioni non vengano considerate, (come x dire vabbè lascia perdere è un’ignorante) tutto questo è solo frutto del mio pensiero non che qualcuno me l’avesse detto, nn mi reputo un ragazzo brutto o meglio ce di sicuro peggio, nn mi vesto male anzi spendo parecchi soldi x l’abbigliamento, è un periodo che mi sento vuoto che mi isolo dal mio gruppo pur essendo fisicamente presente a molte serate ma assente mentalmente e privo di argomenti!!sono vulnerabile ad ogni critica ci rimango male x tutto, non sò che fare sto pensando di andare da uno psicologo anche se mi spaventa. certo della vostra generosa attenzione attendo vostre risposte!

  50. Ciao Marcello,

    sì, credo che provare a frequentare uno psicologo possa aiutarti a fare un po’ di chiarezza su questo tuo periodo e più in generale su te stesso.
    Visto che il tuo post è comunque un po’ datato, spero che adesso ti vada un po’ meglio.

    Inoltre ti consiglio di non sentirti ignorante, credo che le persone veramente ignoranti siano quelle che non si rendono nemmeno conto di esserlo, non sembri farne parte quindi. Al contrario, penso che il tuo timore ad esprimere un’ opinione personale denoti un alto livello di attenzione e considerazione dell’ argomento trattato. Tra l’ altro ti esprimi piuttosto bene, quindi complimenti!

    Ciao, buona fortuna.

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  53. un po mi stupisce leggere tutto ciò, poi però penso che tutti di noi abbiamo dentro di noi dei complessi. Qualcuno ci convive bene, qualcuno meno.

    credo che chi fa “vincere” i complessi, non si è reso conto della propria forza e forse del proprio valore.

    sopratutto ai ragazzi giovani vorrei dire: abbiate fede in voi stessi.

  54. ps: leggendo mi chiedo pure: ma perchè queste persone non hanno nessuno con cui parlare? sono dei veri sfoggi!

  55. ciao a tutti, ho un forte complesso di inferiorità perchè sono basso 1,55 cm. gli psoicologi e psichiatri che ho consultato, mi hanno indicato ad esempio, i grandi personaggi di ieri e di oggi, ad es. napoleone bonaparte ed altri grandi come lui, ma a tal proposito mi viene sempre in mente la barzelletta di pierino che al ritorno da scuola si lamenta con la mamma che i suoi coetanei lo sfottono pierino testa quadra, la mamma per consolarlo accarezzandogli la testa per ogni (lato quadro) ripete, non-è-vero-figlio-mio-tu-non-hai-la-testa-quadra…, non so se ho reso l’ idea, quello che mi fà soffrire da quando è cominciato il mio sviluppo corporeo è quella che gli amici dell’ adolescenza, crescevano di statura mentre io restavo basso, quindi mi sfottevano, bassotto, tappo, nano, rasoterra.., suscitando così la mia ira, pertanto diventavo sempre più asociale e sofferente, a questo punto una domanda nasce spontanea, come e perchè un individuo con un complesso di inferiorità dovuto ad una ben visibile malformazione fisica o come la si voglia chiamare.. dovrebbe in seguito a semplicistiche indicazioni degli stessi psichiatri (Napoleone…grandi attori… ecc. ecc.) prenderne atto e quindi guarire ?!? è prorpio il caso di chiedersi, perchè studiare tanto per diventare psichiatri, se le soluzioni sono così palesi e semplici ? spero di essermi espresso con chiarezza. un saluto a tutti voi.
    P.S. : vale la pena spendere tempo e soldi dietro ai suddetti professionisti ?

    • Salve a tutti… Ho letto la pagina e devo dire ke in parecchie situazioni mi rispecchio a pieno. Ma il mio complesso d’inferioreità è nato anni fà. Per anni ho vissuto un rapporto xme importante cn un ragazzo impegnato. Li mi sentivo perfetta come donna, oggi a distanzs di anni sn riuscita a farmi una mia di vita xkè meritavo amore vero, e da due anni sn innamorata, ma m rendo conto ke al mio ragazzo lo stresso xkè lo accuso di guardare altre, di non volermi davvero e mi capita di chiudermi in me stessa e piangere. Devo ammettere ke ho una perla di uomo ma nn capisco xkè vedo spesso tutto negativo…. Stando male io e anke il mio ragazzo di conseguenza!
      Mi date qualche risposta su cosa potrei fare? Grazie a presto!

  56. Ragazzi dovete puntare sull’equilibrio psico-fisico. C’è chi si dedica allo yoga, chi alle religioni, chi all’autoipnosi(ma io lo sconsiglio :-\). Io sto puntando sulla psicologia neuro linguistica che consiste nel manipolare il subconscio con varie tecniche (c’è molto materiale a riguardo su internet) Buona sorte a tutti. Alex

  57. Aah! Mi sono dimenticato di dirvi una cosa fondamentale: voletevi bene cazzo!! Siete degli esseri umani anche voi perdio e la vita non va bruciata con le masturbazioni mentali luciferine. Hanno ragione a chiamarci coglioni i saputelli: ‘fuori dal giro’ vita, proprio come i zebdei nell’atto penetrativo…(scusate la volgarità ma è proprio così, come dice il professor Serafino Massoni) Non guardate la tv! Neanche su internet! Datevi alla lettura e alla ginnastica, anche se leggera. Le manipolazioni mentali le abbiamo ricevute vedendo show televisivi e propaganda varia per anni. Una volta recepito come vi ritrovate inconsapevolmente manipolati nel subconscio, nessuno vi fermerà più, tutto dipenderà dalle Vostre responsabili scelte. Al via quindi con la ri-programmazione del subconscio ragazzi e ri-buona sorte a tutti voi.

  58. dai forza e coraggio e viviamolo ste presente =)

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  60. salve) anche io credo di avere problemi di inferiorità…credo anche di saper riconoscere la causa, o per lo meno, una delle tante. insicurezza principalmente fisica(aspetto) che poi si è riversata su tutti gli aspetti della vita.così, ho passato la mia adolescenza a non fare niente, se non cercare di essere accettato e mai ci sono riuscito.
    intendiamoci, ho avuto(ho) amici anch’io e anche buoni, non sono dopotutto un tipo che ci mette molto a fare amicizia, il problema è che apparte le persone di cui mi fido( e queste sono pochissime) con le altre rimango distaccato e per quanto cerco di aprirmi e anche se all’inizio faccio una bella impressione, pongo tra me e loro un muro…non vado oltre.(quindi le perdo e passo per strano))
    c’è anche da dire però che quattro o cinque anni fa ho cominciato una trasformazione e molti dei miei complessi li ho superati, ma veramente, non li ho nascosti. li ho superati perchè situazioni che prima mi davano fastidio le ho semplicemente affrontate col risultato che si sono rivelate futili, semplici da superare. (forse sono solo maturato)così, quel grande complesso che coinvolgeva tutta la mia vita, l’ho semplicemente inquadrato diversamente e ho cominciato a suddividerlo: ogni volta che miglioravo, questo diveniva sempre più piccolo. ho ancora molto da superare ma rispetto a prima i problemi sono di meno; certo è che se non ci si mette in gioco,se non si rischia, nulla cambia; io ho rischiato, ho reagito ma l’ho fatto da solo.ho deciso di inziare un percorso di valorizzazione, se così posso dire, che mi ha portato ad affrontare nuove situazioni..ho viaggiato all’estero da solo per vedere come me la cavavo, ho cercato di farmi nuove amicizie, con non proprio buoni risultati, la mia cerchia si presenta sempre stretta e così delle nuove conoscenze, ne ho tenute solo 2..ma questo credo che sia una mia caratteristica, non sono un ragazzo scontanto, futile e devo dirlo, non mi piace molto questa società quindi ho le mie idee e i miei modi di fare, criticabili, detestabili, ma sono i miei e fanno di me la persona che sono.
    ho ancora molto da superare,basta una piccola frase per suscitare in me un terremoto, ..ma credo che ce la posso fare. forse mi perderò molto delle gioie della giovinezza e forse, anzi, sicuramente, non avrò tutto quello che hanno gli altri…e in questo ci metto molta amarezza…e non dico questo per l’aspetto fisico, come dicevo all’inizio, perchè proprio quello si è rivelato”bello”..sono guardato e accostato da belle ragazze, non dico sempre ma spesso; andando all’università mi capita di conoscere, ricevere complimenti e vedere interesse nei miei confronti…è vero, quando sono belle, penso, questa è troppo bella per me(spuntano fuori i complessi) e quando non mi piacciono, semplicemente guardo altrove, perchè non è come voglio..fatto sta che sto da solo..ma penso comunque di non essere pronto per una relazione e sinceramente,sono troppo instabile per viverla.(uno dei miei problemi per ora, è proprio quello di non riuscire a legare sentimentalmente)..forse, semplicemente non voglio.
    quello che penso è però questo: ognuno ha la risposta, la chiave per risolvere i suoi problemi dentro di sè; ognuno può farcela da solo,basta volerlo,basta reagire…per esempio cominciando a domandarsi:” COSA MI PIACE??” ASCOLTANDOSI, lo yoga o la meditazione possono aiutare, ma senza lasciarsi coinvolgere troppo..altrimenti si penserà di essere puro spirito e l’azione morirà in voi, diverrete calmi, pacati, meditativi, sereni e felici sicuramente, ma quasi passivi…c’è bisogno di una dose di calma e di una bella scossa per affrontare la vita. io sono su di un percorso che non ha nome, mi lascio trasportare..e vivo; non è il massimo,molte cose non piacciono e poche mi piacciono, immagino una vita diversa e non smetto ancora di sognare..ma credo anche una cosa: mi ritengo fortunato ad essere la persona che sono, la persona che riflette, sta male, che gioisce che ha sbalzi d’umore, che fantasitica e che poi ricade a terra, e razionalizza il tutto con fredda lucidità..che guarda alla vita con paura e coraggio, con mistero e chiarezza, con gioia e tristezza. è perchè sono quello che sono che non faccio della vita,una vita scontata; è perchè sono come sono che scrivo e mi sfogo, ed è perchè sono così che spesso mi dicono che sono profondo o pesante(dipende dalle persone)

    la vita è bella..e se una persona ha dei problemi e giusto che li superi e se ritiene nessario farsi aiutare,è bene che lo faccia..ok ok…affidatevi a chi ha studiato, in questo non ci vedo niente di male…
    solo una cosa….non lasciatevi cambiare..lasciatevi illuminare, ma non cambiare..
    cercate di non diventare persone scontate, il vostro malessere e anche la vostra luce
    provate a scrivere, scrivere e scrivere…finchè non riuscirete a trovare le parole esatte per descrivere il vostro malessere.
    e leggete, fatevi una cultura…credete in voi stessi..cominciate a fare quello che vi piace: vi viene voglia di fare i biscotti al forno: FATELI…volete viaggiare,VIAGGIATE, volete fare foto FOTOGRAFATE insomma…ascoltatevi.
    tutto parte da noi…nessuno meglio di noi, può sapere la risposta.
    e si, ripeto, la meditazione all’inizio può aiutare proprio per farci riprendere il contatto con noi stessi, per farci volere bene e apprezzare, per darci calma..ma quella calma poi trasformatela…e fate ciò che vi piace!
    ognuno di noi è unico…cominciate intanto a vivere per voi stessi..e poi, un giorno se vorrete, vivrete anche per gli altri.

  61. mia figlia ha 19 anni e a mio parere vede il moroso superiore a lei.
    lui a scuola prende il massimo, lei da quest’anno (5 liceo) studia molto ed è
    sempre insoddisfatta dei suoi risultati . Ha avuto una crisi di panico prima di
    una interrogazione e non dorme bene. Lui oggi in un esame ha preso 30 e lode
    e lei dice che lui è un genio. temo per la sua autostima. Tra le altre cose frequentano la stessa scuola di ballo . Lui balla da 8 anni lei da 3 anni. Lui è
    bravissimo lei fa quel che puo. Anche qui lei si sente inferiore .
    cosa devo fare come genetore ?
    grazie
    saluti
    Monica

  62. Ho avuto sempre problemi nel relazionarmi con chiunque da sempre. Mi ricordo aneddoti dai tempi dell’ asilo (ora ho 42 anni). Mi sono sempre sentita sola ed ‘emarginata’, ho sempre cercato di nascondere a tutti questo mio fantasma affrontando sempre ogni nuova relazione con (esteriore) entusiasmo cercando di dare il meglio di me, ma il problema e’ proprio questo: risulto sempre troppo sicura di me, egocentrica, iper critica verso chiunque. Indisponente e insopportabile. Non mi piace nessuno veramente. E io non piaccio a nessuno. Lo so perfettamente. La mia vita sociale e’ solo facciata che serve a impressionare positivamente le nuove relazioni. Nel lavoro non emergo mai, neanche quando faccio cose obiettivamente buone, sicuramente perche’ non piaccio come persona. E’ la prima volta che oso mettere nero su bianco queste cose, anche con me stessa. Spero questo possa aiutarmi…

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  64. Ciao mi chiamo Federica ho appena compiuto 18 anni ; non frequento più la scuola da 4 anni..la mia vita sociale si è un Po ristretta. Tutto questo mi fa sentire male..

  65. Credo le alla base comunque ci siano dei meccanismi di sostituzione coatta.la tua risposta è generale e inconqludente

  66. Per prima cosa è utile classificare le persone ke possono incorrere in tale tipo di complesso.
    Sono:meticci
    Emigranti
    Emarginati
    Bassi di statura
    Uomini con un pene piccolo
    Donne con seni piccoli
    Persone con handicap
    Persone che non hanno avuto figure guida
    Persone con atteggiamenti sessuali promiscui
    Insicuri
    Paranoici
    Ecc..ecc..ecc
    La cura migliore,oltre ad una grande comprensione del terapeuta nei confronti del paziente,è quella di fornire nuovi schemi relazionali e di comportamento.di modo che il paziente assimili nuove nozioni riguardo se stesso e la socetá che lo circonda.in pratica che piano,piano impari un metodo sano e sicuro di come ci si relaziona con il prossimo,esente da tutti i vizzi di forma di cui è succube al momento con il suo modo di vedere le cose.

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  69. beh io posso solo dire ke qui ke e stato detto all’inizio di questa pagina in molto aspetti rispecchia particolari ke mi descrivono io pur mettendomi in gioco queste ”paure” non sono ankora riuscito a superarle poi sono una persona ke vuole farcela con le proprie forze senza kiedere aiuto a nessuno per paura di sentirsi rinfacciare l’aiuto ricevuto e poi ora tutto io mi sta pesando ankora di piu xke essendomi sposato da poco e vedendo pokissimo mia moglie ho sempre una grande paura ke un ragazzo si riesca a mettere tra me e mia moglie cosi sto diventando anke geloso oltre a portarmi dentro moltissime paure in più

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  71. Ho da anni a che fare con una persona che, secondo me, vive questo complesso.
    Aldilà di altre sue complicazioni caratteriali, noto in lei una voglia di emergere attraverso il possesso di oggetti (prevalentemente vestiti) firmati, il voler partecipare a eventi, il volere che anche i propri parenti più stretti si vestano e si comportino come lei, quasi che altrimenti non si è comunque all’altezza della situazione.
    Bisogna premettere che tale soggetto non può permettersi economicamente tali “privilegi”, ma in ogni caso, anche a discapito dei propri doveri verso i figli (due persone stupende, che si sono “fatte da sole”), li ottiene: basti pensare che non ha mai loro donato niente, anzi, più volte i figli hanno contribuito alle necessità familiari (bollette e pagamenti, riparazioni, ecc), trovando l’alibi di non avere soldi, sebbene poi i soldi per i suoi capricci (abiti firmati, gite annuali, ecc.) chissà come mai si trovino sempre…
    Fortunatamente non siamo molto vicini, ma avere a che fare con lei è diventato difficile a dir poco.
    In più è una persona fissata (maniaca delle pulizie), ficcanaso e critica verso gli altri, come se lei fosse perfetta.

  72. Mi scusi ma quando I complessi nascono no da una carenza d affetto infantile o da qualche fattore psicologico ma da un “problema” físico (essere brutti, bassi, averlo piccolo, eiaculazione precoce ecc.) Quale sarebbe la soluzione?

    • Tutti noi abbiamo oltre ad un lato “B” un lato “A”. La soluzione non stà nell’avere due lati “A” perchè non li ha nessuno.
      La soluzione stà nel condividere con gli altri, che a loro volta hanno lati “A” e “B” i nostri, i vostri.
      Osservate le persone che vi circondano imparate a riconoscere chi condividerà i vostri talenti e le vostre imperfezioni i nostri talenti e le nostre imperfezioni e ricordate che solo Dio è perfetto (e pertanto non è felice e non è infelice o più semplicemente “non vive”).
      Noi siamo lo “specchio” di chi ci circonda e ci “specchiamo” negli altri e ricordate che tutti, anche quelli che ce l’hanno lungo o che portano la quarta misura di reggiseno si devono “specchiare” negli altri per sapere cos’hanno e se scelgono lo “specchio” sbagliato possono soffrire proprio come chi ce l’ha piccolo o è senza tette.
      Sono alto 1,54, zoppico per gli esiti della poliomielite e non vi racconto, perchè sarebbe lungo ed inutile, la mia vita con un complesso (un intera orchestra per dirla alla Troisi) di inferiorità compensato sino a farmi ancora più male.
      Sapete cos’ho capito? Che gli altri hanno bisogno di noi, foss’anche per offenderci. Le loro emozioni le generiamo NOI e se possiamo generare emozioni negli altri abbiamo tutto il potere necessario per vivere.
      Ed ho capito un’analtra cosa. La complessa alchimia della nostra mente per cause biochimiche o per stimoli esterni più o meno coscenti non permette a NESSUNO di avere sentimenti, emozioni o umori stabili perciò NESSUNO dovrebbe prendersi troppo sul serio.
      Fidatevi di chi vi dice che vi fate troppe seghe mentali quando impiegate una settimana o un mese per sciegliere la nuova macchina fotografica perchè non ne trovate una così perfetta da compensare la vostra paura di sbagliare l’acquisto.
      E fate bene a darvi del cretino perche non avete detto quella cosa agli amici perchè pensavate che non fosse interessante e intanto vi siete sorbiti il racconto delle vacanze a Riccione di qualcuno. Siete cretini esattamente come l’amico che raccontava la vacanza. Avete tolto all’amico la possibilità di partecipare alla vostra vita di condividere le vostre emozioni.
      In buona sostanza TUTTI tengono sotto controllo le proprie emozioni e le proprie paure CONDIVIDENDOLE.
      Uno psicologo, e so di che cosa parlo, è un tecnico che sa quando, come e cosa condividere per far oscillare le nostre emozioni sempre più in prossimità del miglior punto di equilibrio per noi. Aiutiamolo esteriorizzando la nostra mente come facciamo con lui concediamo ad altri la capacità di fare la sua parte o sciegliendo amici o amori o allargando la platea al massimo possibile (li faremo felici).
      Grazie per avermi letto

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  74. Il fatto deprimente di tutto questo discorso e che lo sto leggendo io , che pur essendo un discorso giusto lo sto leggendo io e non le persone che potrebbero aiutarmi : i miei , i miei amici e tanti altri compresi voi a cui ho posto la domanda.
    La risposta di cui avevo bisogno premesso che ho 47 anni sono disoccupato da 15 sono solo e da qualche mese ho deciso di suicidarmi per deperimento organico visto che non ho la forza di affrontare le prepotenze pubbliche(istituzioni) e sociali e nemmeno quella di andare a mendicare era: per te ci sono diverse leggi ed istituzioni pronte ad accoglierti e farti sentire utile e partecipe alla società, puoi partecipare a dei corsi di riabilitazione tenuti nelle mie vicinanze( perche sono pure senza soldi e non potendo più dare mi sento ancora più depresso e motivato al suicidio) ma quello che ho letto già lo sapevo è cosi perdo ancora di più le speranze .
    Vi prego sono impedito aiutatemi

    • Nin dire così, dipende anche da chi si ha vicino… non circondarti di persone false a cui non importa nulla di te…
      Credimi che c’è gente fuori che sembra figa ma invece ha una mare di complessi peggio di tè. ..

  75. Ciao…i mi sono ri specchiata in parte su la parte in cui( la mamma e il papà non ci hanno coccolati come volevamo! Che ci siamo sentiti poco capiti da bambini) e ho sempre avuto fifficolta fi fare amicizia con le ragazze o di avere un amicizia a lungo termine…cisa che con gli uomoni non mi capita.. per farla in breve io lavoro presso una piccola Azienda e il mio capo mi continua a fare contratti a breve termine, e spesso continua a rioetermi questa frase “lo sai anche tu che hai carenze questo lavoro non fa per te…ecc ecc ” oggi mi sono fatta coraggio e gli ho detto perché mi rinnovi semore il contratto se ti faccio schifo…? Insomma la mua domanda è perché tenermi se non mi ritieni sll altezza? È forse una tattica psicologica?

  76. Molto interessante ma per l’amor del cielo correggete i molti errori d’ortografia.

  77. Io ho bisogno di aiuto

    • però ora penso questa psicologa già il fatto che mi fa parlare e che con la sua calma almeno sento che posso fidarmi, quindi presa dallo sconforto di prima, mi corerggo penso che andare dallo psicologo fa bene ma bisogna cercare quello che fa per te, io ce le ho messo un pò. Non si risolve subito bisogna solo AVERE FIDUCIA e LASCIARSI AIUTARE.. le tribolazioni portano pazienza e la pazienza speranza!!! <3

  78. Il mio ragazzo soffre di un forte complesso di inferiorità nei confronti del prossimo e purtroppo anche nei miei. Pur essendo molto giovane, il complesso è legato ad un fattore economico, cosa terribile perchè pur sapendo di essere un bel ragazzo, simpatico, attraente, colto, cio che lo divora è la sua “inferiorità” economica, forse colpa di questa società spietata che fa sentire il “peso” del denaro anche a noi giovanissimi. Ciò che è disarmante è il non poter travare un rimedio a ciò. da parte sua vi è ogni rifiuto di seguire delle sedute da uno specialista e gli unici rimedi adottati sono un forte uso di calmanti a seguito di sporadici attacchi di rabbia e di panico. Vorrei sottolineare che negli anni passati ha seguito qualche seduta da uno psicologo, per risolvere un altro suo problema ” paura dell’ abbandono” ( scusate se non uso termini specifici ma non ne conosco) ma dopo poco tempo trovando inutile questa situazione ha mollato. da una parte vi è questa sua realizzazione e accettazione dei suoi problemi, ma dall’ altra vi è un completo rifiuto a volervi trovare una soluzione concreta in quanto tutto ciò che si sente di fare e ” conviverci”.
    Ciò che mi distrugge a me oltre al fato di essere impotente di questa situazione e pur con tutto l’ amore, l’ affetto e la pazienza stargli accanto, è sapere che io sono non tanto la causa di ciò, quanto uno dei fattori che lo provoca.
    Mi trovo di fronte ad una scelta veramente dura, una parte di me sa che con l’ aiuto, l’ amore e la pazienza e la mia vicinanza dono in parte serenità a lui ( anche se spesso ciò si riversa in una sua forte dipendenza nei miei confronti) ; un’ altra sa che è un problema troppo grande da poter gestire, che pur cambiando la mia vita lui nei miei confronti lo proverà sempre e ciò che potrebbe aiutarlo sarebbe allontanarmi, cosi da avere una ” causa” in meno.
    Sono cosi legata affettivamente a questo ragazzo da saper di dover mettere lui di fronte a me sempre in quanto piu bisognoso.
    Ho il dubbio se compiendo l’ azione ” egoistica” di allontanarmi, forse questa si puo rivelare la soluzione piu giusta dal punto di vista tecnico.
    Vorrei trovare solo la soluzione piu corretta che possa aiutarlo al meglio con le minori sofferenze, senza pensare alle mie.
    Se fra voi vi è qualcuno specializzato , chiedo un sostegno. Grazie

  79. Se hai subito una ingiustizia, se a causa dell’ingiustizia subita hai scontato anche una pena ingiusta, la la pena ingiusta non è risarcibile in alcun modo ed ancora se nemmeno ti hanno risarcito in alcun modo allora la depressione o la frustrazione non la risolvi così facilmente. In questa accezione il complesso non credo sia nemmeno quello di inferiorità, ma non so dire di cosa si possa trattare, la consapevolezza che nessuno possa ridarti quello che ingiustamente ti hanno tolto non ti fa stare affatto bene. Nel contesto sociale con cui cerchi di invano rapportarti per tornare a vivere una normalità interiore, basta un riferimento, magari non rivolto nemmeno a te direttamente, la citazione di un caso analogo, un qualsiasi articolo sul giornale che parla di punizioni similari inferte ad altri, discussioni tra amici che commentano la cronaca locale e citano casi di punizioni inferte a chicchessia, aprono una ferita ancora sanguinante mai chiusa, nel cuore e nel cervello, che ti costringe a non parlare, a non esprimere alcun giudizio, a non partecipare ad alcun discorso, praticamente ad isolarti, ogni giorno di più, anche verso le persone care, anche in famiglia, quindi assumi sempre un atteggiamento remissivo verso l’esterno e, a volte, ingiustamente, aggressivo verso chi ti sta più vicino e cerca di capirti e confortarti. Che fare…? Che fare soprattutto in un contesto sociale che premia solo chi ha di più, si è realizzato (anche rubacchiando, prendendo tangenti, “sapendoci fare”) senza avere “incidenti di percorso” per sua fortuna ed in forza di tale situazione si pavoneggia ergendosi anche a paladino della giustizia, con un sistema che tiene conto del solo risultato: l’arricchimento a prescindere dal come e dal quando e quindi a prescindere da ogni valore, da ogni etica sia privata che pubblica ? Che fare ? Suicidarsi sarebbe da coglioni; rimettersi in gioco, magari imitando il sistema di quelli realizzatisi con pochi scrupoli, corrisponderebbe a chi vuole rifarsi dalla perdita a poker facendosi prestare i soldi per continuare a giocare, quindi isolarsi senza rancore, con un sano senso di ingiustizia subita, vivere come figlio di un Dio minore, ma vivere comunque per il bene di chi ti sta intorno, o meglio ancora delle persone che hai messo al mondo, delle quale ti sei assunto le dovute responsabilità, non è poi cosi male. Certo frustrazione, senso di ingiustizia, pubblica cattiveria, sistema incivile corrotto e cortigiano potrebbero portare ad un sentimento di vendetta e ad azioni sconsiderate, io credo che meglio sarebbe dedicarsi alla scoperta del buon vino e del mangiare ancora migliore ed il resto che si fottano tutti, tanto nella vita si può vivere anche essendo stati sfortunati durante un tratto del percorso. Scusate lo sfogo.

  80. Finalmente si parla di difficoltà a vivere senza per questo appioppare una qualche malattia psichiatrica! C hanno stufato con tutte ste “etichette” ecchecavolo!A parte naturalmente i pazzi da legare…Per il resto c è tanta sofferenza patimento nell anima e nello spirito e conflitti interiori che fanno patire tanto e…altro che psichiatri! Ci vorrebbe la filodofia la teologia ecc eccin nostro, mio, aiuto e insegnare un po’la vita nelle scuole!!! Boh ho solo io ste idee deliranti?

  81. La persona permalosa, potrebbe oppure è, una persona con complesso di inferiorità?

  82. Hai preso proprio nel segno. Questo problema sta sempre più peggiorando in me, sto andando da una psicologa ma non è con la bacchietta magica che si risolve il problema devi trovare uno che capisca al volo, ma per certe cose ci vuole tempo. infatti a me la psicoterapia mi ha proprio stufato ne ho proprio sopra la testa. dall’adolescenza non so quanti psicologi ho cambiato. e ho 30 anni.. c’è veramnete tanto sofferenza,e non si è capiti. ci sono certi dolori vermante brutti. che poi basterebbe parlare che qulche amico capisse veramente o che noi ci facciamo aiutare. forse la colpa è nostra che ci chiudiamo tante volte l’ho pensato. perchè la gente se ti vede triste non ti si avvicina e così si crea il circolo vizioso. non so se ho detto qualcosa di sensato spero di si…

    • però ora penso questa psicologa già il fatto che mi fa parlare e che con la sua calma almeno sento che posso fidarmi, quindi presa dallo sconforto di prima, mi corerggo penso che andare dallo psicologo fa bene ma bisogna cercare quello che fa per te, io ce le ho messo un pò. Non si risolve subito bisogna solo AVERE FIDUCIA e LASCIARSI AIUTARE.. le tribolazioni portano pazienza e la pazienza speranza!!! <3

  83. Un atteggiamento positivo di certo aiuta e comunica anche agli altri, attraverso gesti e parole che sei forte e che non hai paura….ma questo non è facile da raggiungere, vedere altre persone, di successo, intorno a te, da un lato ti spingono a migliorarti dall”altro ti rinchiudono ancora di più nella tua gabbia personale” consapevole” che non potrai mai raggiungere lo standard di uomo o donna perfetto.
    Di certo in questo mare di dolore autoinflitto l’aspetto fisico e l’acume intellettivo aiutano molto…di solito un complessato lo è a ragione tangibile, altezza, peso, dentatura, capelli, odori corporei, prestanza fisica cultura personale ecc…limitano fortemente l”autostima e distruggono la gioia della socialità.
    Partendo dal presupposto che tutti più o meno soffriamo di complessi di inferiorità , è sbagliato rinchiudersi in un guscio che diventa sempre più spesso alimentato dal senso di disagio e inettitudine. Di solito la consapevolezza di perpetrare un comportamento sbagliato dovrebbe aiutare e invece aggiunge pietre su pietre al peso doloroso che ci portiamo dentro.
    È un circolo vizioso, chi è inferiore agli standard prefissati dalla società e dalla socialità ( tutti) spingono ad isolarsi e alimentano un senso di disagio nei rapporti con gli altri. Tutti i giorni ti dici che devi dimagrire, che devi sistemarti i denti che devi risolvere quel tuo probleme che gli altri ( secondo te) vedono, ma la vetta è lontana e irraggiungibile ed è più comodo e meno faticoso rinchiudersi nell’autocommiserazione.
    L’unica soluzione, a mio avviso, stà nel rimboccarsi le maniche e spendere energie e determinazione nel migliorarsi, senza porsi dei limiti che non hai.
    Certo non tutti siamo campioni del mondo, ma ognuno di noi è unico e irripetibile e un buon atteggiamento verso la vita sprigiona tutte le qualità uniche che ognuno di noi possiede, alche il più societariamente inetto.

  84. Il contenuto non sarebbe male ma perde con la forma pessima: è pieno di errori linguistici e rivela un po’ di superficialità.

    • Vedi gli errori non li devi guardare prendi solo ciò di cui hai bisogno siamo tutti migliori di qualcuno……ma peggiori in altro……

  85. Bellissimo tanto amore devo dare per chi voglio aiutare grazie

  86. ciao,
    ho 22 anni e ho sempre avuto un complesso d’inferiorità fisico: ho le gambe corte e quindi sono più bassa di quello che dovrei essere se fossi normale.
    Il mio è un difetto vero e proprio, sotto gli occhi di tutti e nessuno, compresi i miei genitori, non hanno mai perso tempo per evidenziarlo e farmi soffrire.
    Mio padre è un uomo come tutti e quando mi guarda mi fa sentire tutto il peso della mia ” bruttezza” e non solo: si è lasciato anche sfuggire il confronto con altre ragazze dicendo:” perché a me è dovuta capitare questa “cosa (io)” e a quello è capitata quella bella ragazza alta”. Mia madre è una sarta stilista e lavora nelle sfilate di moda; non perdo molto tempo a spiegarvi come mi sentivo fin dalla prima adolescenza quando si rifiutava di cucirmi dei vestiti perché sono difficile e non appetibile da vestire. Anche lei non si è mai fatta sfuggire l’occasione di farmi notare come quella o l’altra ragazza fosse come lei da giovane magra, alta e con le gambe lunghe e per questo mi degnava del solito sguardo. Una volta mi fece notare mentre mi specchiavo che per indossare bei vestiti prima bisognava avere un bel corpo.
    Fin da molto piccola ho iniziato ad avere questo disagio psicologico e ho cercato di andare da endocrinologi e vari per capire perché le gambe non mi crescevano in modo proporzionato tuttavia senza trovare soluzione. Poi a un certo punto sono stata da un geniale iridologo che a una prima visita mi disse subito a 14 anni che si trattava di malnutrizione e denutrizione associate dovute al fatto che mia madre non mi aveva dato bene da mangiare ; certo la mia dieta la aveva trascurata tutto a favore del spendere per l’esteriorità. La cura fatta mi aiuto a crescere di 6-7 cm ma comunque la mia disproporzione è comunque evidente.
    Non potete capire la sofferenza quando mi ritrovo in qualsiasi ambiente insieme ad altre ragazze come me: potrò essere carina con un bel viso e dei bei capelli e i ragazzi magari all’inizio mi guardano ma poi si volgono lo sguardo subito su un’altra ragazza con le gambe “della lunghezza giusta” e come al solito la mia parte razionale giustificherà dicendomi che magari capitano queste cose a tutti ma non è così la realtà vera. La verità è che io avrò sempre una marcia in meno degli altri e alla fine vengo sempre scartata per qualcuno, che guarda caso, ha sempre qualcosa in più di me agli occhi di questa società malata, perfezionista e estetista fino all’estremo.
    Con il mio racconto voglio solo farvi capire che c’è chi sta messo peggio di voi e io forse ho meno speranze di tutti se non meno possibilità….un naso strano, un seno piccolo lo si sistema ma le ossa non le si può segare per farle crescere un’altra volta. Posso solo sperare nella fortuna di trovare qualcuno che non mi guardi in me solo quel difetto e che veda prima qualche mia qualità prima di volgere ancora una volta lo sguardo altrove e farmi sentire per l’ennesima volta deficiente di cm di gambe. Per il momento ho deciso di rivolgere a un buon psicoterapeuta magari mi fornirà qualche soluzione per vivere un po’ meglio.

  87. Scusate il lungo sfogo , adesso mi sento più leggera dopo aver condiviso questo mio fardello interiore

  88. Questo articolo spiega perfettamente come si sente una persona con questo complesso che si trascina dai primi anni della sua vita e man mano va aumentando. Di conseguenza appare la depressione la mancanza di voglia di vivere xche ci si sente sempre inadeguati. Io sono in questa situazione è non lo auguro a nessuno , si sta troppo male Ma non ho i mezzi X curarmi Cosa posso fare

  89. Aiutoooo ogni giorno tento di fare un suicidio non riesco più a vivere e tutto contro di me vivo nel vuoto più totale non riesco più a parlare nel senso.. Fare discorsi e non riesco ad ascoltare le persone aiutoo e un miracolo che sono ancora vivo

    • Ho 21 anni ero la persona più brava rispettosa e sincera con tutti ora non lo sono più perché non ho più rapporti con nessuno sembra una maledizione So che SCrivendo qui e tutto inutile .. Almeno ci provo prima di morire grazie in anticipo per chi ci ha provato

  90. Very interesting info !Perfect just what I was searching for!

  91. Ho perso i miei lunghissimi capelli in un incidente sul lavoro anni fa’ nn sto tanto bene mi sento sempre inferiore alle altre ragazze, mi sento sempre triste anche se vorrei dimenticare il mio incubo nn riesco, e un pensiero fisso che mi assilla in continuazione.

  92. Ottimo articolo! In questo periodo mi sento anche io molto inferiore rispetto ad altra gente, perché ottengono i successi necessari nella loro vita ed io devo aspettare (prendo come esempio la macchina: metà della mia classe è al lavoro per prendere la patente, mentre io non ne ho la possibilità. Nulla di che se non che mi sento in imbarazzo avendo un paio d’anni in più di loro)

  93. Ho 70 anni ho sofferto molto nella mia i infanzia è tutt’ora x la mia bassa statura 1.44 ora con l’età 142 mi sono sempre sentita a disagio con gli altri fin’ora ho quasi vergogna poi quando vedo queste belle signore a volta anche più grandi di me basta che mettono un paio di pantaloni e una maglietta sta tutto bene… a me non sta bene nulla.. anche avendo molta roba, ho sempre sofferto d’,ansia per cui sono più di 10anni che per prazene …poi più di tre anni mi è venuta una forte depressione che tutt’ora sto curando oltre ad avere altri problemi tra cui il diabete tipo 2 mi sembra di vivere in un incubo che non riesca a uscirne fuori non ho più l’energia di fare nulla addirittura mio marito va a fare la spesa,la mattina faccio colazione poi mi rimetto prendo i miei psicofarmaci mi rimetto a letto e mi alzo verso 10-30 tutta stordita con la nausea non mi va di fare nulla. Nonostante ho due nipotine adorabile che vorrebbero stare con me ma x me è un peso grandissimo.
    Avrei sperato in una vecchiaia più felice!!! Comunque l’articolo mi è piaciuto molto!!! M

  94. Non esistono i “complessi di inferiorità” , esiste L’INFERIORITÀ.

    Come dire nella Savana , il “Leone” è superiore alla “Gazzella”. È inutile che stiamo qui a “menarla su”.

    E purtroppo siccome l’essere umano (fondamentalmente) è uno sciocco:

    ================
    • “Disprezza chi ha di meno , ed INVIDIA chi ha di più”
    ================

    E…. (pur di non sentirsi più disprezzato) , tende ad arrivare a fare cose BEN al di sopra delle sue possibilità. Esempio?

    • Indebitarsi per un automobile
    • Indebitarsi per uno smartphone

    Ecc.. Questo perché? Non perché gli interessano veramente , ma perché comprano:

    ==============
    “Ego” , “Ammirazione” , “Apprezzamento” , “Approvazione” , “Stima” , “Rispetto”
    ==============

    Da parte degli altri.

    Quello che cambia sono i comportamenti degli altri. Tu spiegami una cosa:

    ===========
    • “Come mai da quando non ho più il BMW , nessuno e soprattutto NESSUNA mi cerca più?”
    ===========

    O se proprio mi cerca qualcuna , è sempre quella (non per usare l’ego , ma o la spiego cosi o non si capisce) “meno carina” , “meno bella” , “senza atteggiamento”?

    Eppure il mio carattere è sempre lo stesso di prima:

    • “Deciso”
    • “Felice”

    e soprattutto SICURO DI ME STESSO.

    Non rientro nella cosa dell’insicurezza e quando acquisti , hai un carattere che non hai.

    Quello che cambia , è “l’atteggiamento degli altri”.

    A me che mi metti su una Citroën o su una Lamborghini , io sono sempre lo stesso :).

    Semplicemente nel primo caso , hanno un senso di “disprezzo” , nel senso caso “ti invidiano” , tendono ad “appecorarsi” a livello comportamentale.

    OK , che la macchina è un errore finanziario , OK che è un prolungamento del membro fallico.

    Però non è normale che qui si tende ad apprezzare una persona (per ciò che possiede) , e poi (forse) per il suo carattere.

    Io ho sempre guardato PRIMA il carattere (poi eventualmente) quello che possiede (anche se non me può fregar di meno).

    Tutti che sono alla costante ricerca della “creazione di una maschera” , per nascondere la loro vera identità.

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